Interessi di mora, come si calcolano

Interessi di mora , ritardo nel pagamento delle rate

In caso di ritardo nel pagamento della rata, verranno applicati gli interessi di mora che prevedono, in genere, una maggiorazione compresa tra l’1% e il 4% rispetto al tasso pattuito per il finanziamento.
Gli interessi di mora decorrono dal giorno del ritardo fino al pagamento della rata e possono essere calcolati utilizzando la seguente formula:

Interessi di mora = giorni di ritardo x rata x tasso di mora / 36500

Normalmente gli interessi di mora sono accompagnati da alcune spese accessorie che contribuiscono ad incrementare la “mora” del debitore: ad esempio: commissioni di insoluto, lettera di sollecito, spese di recupero crediti, ecc.

Conseguenze del ritardo nel pagamento delle rate
In base alla disciplina del credito fondiario (art 40 comma 2), se il ritardo si ripete per 7 volte, anche non consecutive, la banca può richiedere la risoluzione del contratto. A tal fine si definisce ritardo il pagamento effettuato tra il 30° e il 180° giorno dalla scadenza.

L’inadempimento o il ritardo, oltre all’estrema conseguenza della risoluzione del contratto, causano le dovute segnalazioni nelle banche dati pubbliche o private.
Scopo di tali banche dati è quello di controllare e prevenire le frodi e il rischio di credito monitorando la puntualità dei pagamenti. Siccome le informazioni sono scambiate con l’intero sistema bancario e finanziario, l’eventuale segnalazione potrebbe pregiudicare l’ottenimento di ulteriori finanziamenti.

Nel calcolo dell’Usura bancaria pattuita o convenuta, bisogna leggere bene come è articolata la clausola degli interessi di mora, molto spesso è scritto che il tasso di mora viene applicato nella misura del 2% in più al tasso di contratto, e quindi a nostro avviso, bisogna procedere ,come segue:

ipotizzando che il tasso annuo (TAN) di contratto in una rapporto di mutuo sia del 5%, e la mora maggiorata del 2%, si avrà un tasso di mora del 7% sulle rate insolute oltre il TAN del 5% applicato al contratto. Anche se l'ipotesi di sommatoria sarebbe applicabile, non bisogna addizionare in modo aritmetico i due tassi (anche se su questo ci sarebbe da dire, vedi mio ebook usura bancaria n2.) , tuttavia vanno sommati mediante formula di matematica finanziaria, ovvero, al tasso corrispettivo si aggiungono gli interessi relativi alle somme scadute. Questa modalità a mio avviso è molto chiara, e le banche calcolano gli interessi di mora sulle rate insolute incluse già dell’interesse iniziale, non in sostituzione del tasso corrispettivo, salvo casi dove è esplicitamente scritto che la mora va calcolata sulla sola quota capitale o che è in sostituzione del tasso corrispettivo.

Occhio cari amici, l’usura bancaria pattuita è su quasi tutti i contratti!

dvppRosario De Vincenzo

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